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Il medico che restituì la dignità ai “matti”, 100 anni fa nasceva Franco Basaglia

18-03-2024 10:24 - News
Il medico che restituì la dignità ai “matti”, 100 anni fa nasceva Franco Basaglia che ha portato, nel 1978, alla legge 180 che ha comportato la chiusura dei manicomi in Italia


Roma – Cento anni fa, l’11 marzo del 1924, nasceva a Venezia Franco Basaglia.- così riporta la stampa- Laureatosi in Medicina a Padova, trascorse del tempo in Inghilterra, dove conobbe il metodo di Maxwell Jones, basato sulla comunità terapeutica senza gerarchia verticale. Un sistema di parità tra medici, pazienti e operatori sanitari che applicò nel manicomio di Gorizia, dove arrivò nel 1961 come direttore, entrando in contatto con le terribili condizioni delle persone ricoverate: camicie di forza, letti di contenzione, trattamenti inumani come lobotomie e bagni ghiacciati, uso massiccio di psicofarmaci. È prima da Gorizia e poi da Trieste che parte la rivoluzione della psichiatria, che ha portato nel 1978 alla legge 180 per la chiusura dei manicomi, esito di una lunga battaglia per restituire dignità e diritti ai “matti”, anche grazie a un cambiamento radicale della vita all’interno del manicomio e dell’organizzazione di riunioni, momenti di aggregazione, gite e laboratori e artistici.

Da Unasam in occasione di questa ricorrenza hanno dichiarato: “Ricorre il centenario di Franco Basaglia, l'uomo a cui tutto il mondo, e in particolare noi di Unasam, deve riconoscenza per aver dimostrato che si possono curare le persone con un disturbo mentale (e qualunque condizione di sofferenza fisica o psichica) senza rinchiuderle e privarle della libertà, senza ridurre le persone a corpi lacerati e inanimati, senza legarne i corpi nei letti e violarne la dignità umana, senza terapie elettroconvulsivanti, senza le camicie di forza, senza tutto l'armamentario delle pratiche disumane di cui la psichiatria in Italia e nel mondo si è dotata e servita. E in tanti luoghi ancora praticate. Sempre grazie a Franco Basaglia per aver messo tra parentesi ‘la malattia’ ed essersi preso cura della persona umana, della sua sofferenza, della sua storia, dei suoi diritti”.

“Oggi, più che mai, in questa nostra società sempre più orientata a escludere e rinchiudere, la pratica e il pensiero di Franco Basaglia deve guidare le professioni della cura, le politiche dei governi, l'azione di ciascuno di noi. A noi familiari e a noi persone che vivono la condizione della sofferenza mentale, spetta il compito di vigilare affinché mai più manicomi in Italia. Ma spetta anche il compito di portare avanti la nostra azione contro le pratiche e i luoghi che generano malattia e esclusione, che limitano la libertà e l'autodeterminazione delle persone, luoghi e pratiche in contrasto con i principi costituzionali che siamo chiamati a difendere”, hanno concluso da Unasam.

Il Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Roma 2, il più grande d’Italia con un bacino di circa 1mln e 300mila abitanti, oltre a realizzare un manifesto celebrativo con la sua immagine e una delle sue frasi più significative ‘La follia è una condizione umana’, ha promosso nelle scuole medie superiori una serie di incontri con gli studenti per un confronto sul suo pensiero e le sue opere a partire da martedì 29 febbraio. È stato inoltre realizzato, a cura degli utenti/operatori del Centro Studi e Documentazione del Dipartimento, l’opuscolo di 25 pagine ‘Basaglia: a cento anni dalla nascita la follia a porte aperte’ anche con link a sue interviste, documentari e film gratuiti.

“Il pensiero di Franco Basaglia- ha affermato Massimo Cozza, direttore del Dipartimento di Salute mentale Asl Roma 2 – rappresenta sempre una bussola alla quale far riferimento per tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti nelle problematiche della salute mentale. Certamente oggi la situazione dell’assistenza psichiatrica presenta criticità di risorse, pregiudizi e maggiore complessità, a partire da disagio giovanile, dipendenze e immigrazione, ma il punto centrale è sempre saper partire dalla singola persona con la sua storia unica”.
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