Le famiglie con figli autistici di Siena aiutano quelle residenti nelle zone terremotate del centro Italia
12-01-2017 09:24 - News

La ´Sindrome dello Spettro Autistico´ è la disabilità più diffusa al mondo, ma non se ne parla se non saltuariamente, e chi ne soffre è di solito a casa coi genitori, solo, emarginato, dimenticato. Gli adulti autistici, da quando compiendo 18 anni concludono la Scuola dell´obbligo, non hanno più alcun sostegno, nessuna occasione di socializzazione, nessuna possibilità di continuare esperienze formative o che li inseriscano nel mondo del lavoro. Nulla. Nemmeno si vedono in giro. Le famiglie, lasciate sole nella propria disperazione, smettono presto anche di farli uscire di casa, costringendosi ad una vita da reclusi, allontanandosi da tutto e da tutti.
Consapevole di questo l´Associazione Autismo Siena-Piccolo Principe (www.autismosiena.it) si adopera da anni per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni affinché l´Autismo venga considerato ed affrontato, sia dal punto di vista sanitario che sociale. L´Associazione ha anche lavorato per avere una propria sede presso le Volte Alte (SI), e in questi primi giorni dell´anno si sta attrezzando per accogliere persone autistiche di ogni età e familiari per giornate di gioco, relax, formazione, aiutati da volontari e da altre associazioni che nel frattempo hanno conosciuto questa realtà fino a pochi anni fa del tutto invisibile, e che nella stragrande maggioranza dei casi è ancora nascosta.
Nel territorio senese esiste un Centro Asl riabilitativo per minori autistici, che non ha però ancora iniziato attività terapeutiche per i ragazzi maggiorenni; e nonostante l´impegno e l´approccio costruttivo che ha caratterizzato il dialogo tra Associazione e istituzioni, i Comuni non hanno ancora un progetto unitario e definito per far sì che questi ragazzi possano stare in compagnia dei coetanei ´normodotati´.
Uno degli scopi dell´Associazione è far nascere una struttura di eccellenza per la riabilitazione e l´assistenza dei ragazzi autistici più grandi, dove possano fare amicizia, aumentare la propria autonomia, iniziare un percorso lavorativo che migliori la loro qualità di vita e che valorizzi i loro numerosi talenti. E che infine possa accoglierli per un ´dopo di noi´ dignitoso e sereno. Perché la loro maggiore età sia un punto di svolta e non uno Stop.
Il confronto continuo fra genitori e volontari dell´Associazione con le realtà locali (Comuni, Asl, Regione, altre benemerite istituzioni), la determinazione dei politici e il favore legislativo (recenti Leggi sull´Autismo e sul Dopo di noi) devono comunque convincerci ad essere ottimisti, che questo progetto, ambizioso ma assolutamente necessario, si realizzi prima possibile con l´aiuto di tutti.
Con questo proposito nel cuore, da quattro anni a Natale numerosi prestigiosi Chef toscani si mettono a disposizione gratuitamente per una Cena-evento di raccolta fondi da destinare proprio alla realizzazione di questa struttura.