Disabilità, nasce “Inclusyon”, la società di recruiting per le categorie protette

17-05-2023 15:03 -

Con sede a Milano, è una delle pochissime società in Europa a essere completamente specializzata nella ricerca e selezione di personale appartenente alle categorie protette. L’obiettivo? Favorire l'incontro tra mondo del lavoro e disabilità
ragazza disabile al lavoro

ROMA – Facilitare l’incontro tra aziende, pubbliche e private, e lavoratori appartenenti alle categorie protette: è questo l'obiettivo di Inclusyon, neonata società completamente specializzata nella ricerca e selezione di personale appartenente alle categorie protette. Con il suo team di esperti altamente qualificati, composto da professionisti delle risorse umane, psicologi abilitati e consulenti specializzati in Diritto del Lavoro, Inclusyon agevola l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette con progetti di ricerca e selezione flessibili, mirati e veloci.

“Siamo verticalmente specializzati nel recruiting di professionisti qualificati appartenenti alle categorie protette”, afferma Nicolò Fiordelmondo, direttore di Inclusyon. “Con più di 110 mila lavoratori qualificati appartenenti alle categorie protette in database e con le nostre competenze verticali e specialistiche, le aziende possono contare su di noi quando intendono rafforzare il valore sociale del loro business o quando necessitano di un supporto per ottemperare - o continuare ad adempiere - all’obbligo di legge”.
Lavoro e disabilità: la situazione in Italia

Resta rilevante lo svantaggio nel mercato del lavoro delle persone con disabilità. Come rilevato dall’Istat e pubblicato in una nota del 2021, nonostante l’introduzione nel 1999 della normativa che favorisce l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità (Legge 68/99), nel 2019, della popolazione italiana tra i 15 e i 64 anni, risultava occupato solo il 32,2% di coloro che soffrono di limitazioni gravi, contro il 59,8% delle persone senza limitazioni. Un dato che non è migliorato a seguito della pandemia da Covid-19. Nel nostro Paese infatti il tasso di occupazione generale dei lavoratori disabili continua a essere tra i più bassi in Europa.

In Italia, stando alle ultime rilevazioni, le persone con disabilità disoccupate sono all’incirca 1 milione, ovvero circa la metà dei disoccupati totali: un tasso di disoccupazione molto elevato dovuto principalmente alla mancanza di canali di contatto efficienti e alla generale difficoltà di incontro tra lavoratori categorie protette e aziende. Nonostante infatti l’esistenza di un obbligo di legge per le aziende di assumere lavoratori appartenenti alle categorie protette e al di là di tutti i vantaggi che possono derivare dall’inclusione lavorativa di persone con limitazioni, mondo del lavoro e mondo della disabilità faticano ancora a convergere.