Basta con la politica malata che dimentica gli ultimi

08-06-2015 16:23 -

Una dura lettera di Maria Simona Bellini rivolta alla politica, a parte dell´associazionismo e ai potenti, per richiamarli ai bisogni civili dei caregiver familiari

La stanchezza e la sofferenza diventano rabbia. E´ quella che i caregiver familiari non possono più mandare giù, e che ha trovato forma in una lettera durissima pubblicata il 24 maggio scorso da Maria Simona Bellini, del Coordinamento Famiglie Disabili, sul suo profilo Facebook. Destinatari e bersaglio, come definisce la stessa Bellini, la politica, l´associazionismo malato, i pseudo-potenti e chi si gira dall´altra parte...Insomma, a tutti coloro che promettono (senza realizzare) interventi per prendere in mano l´ormai insostenibile situazione di tutti i familiari che si occupano a tempo pieno di congiunti non autosufficienti, sacrificando affetti, lavoro, tempo libero, salute.

Riportiamo alcuni stralci di questa lettera, che si può leggere interamente qui

Diciamolo una volta per tutte! Smettetela di fingere di voler dare risposte alla nostra condizione di Caregiver Familiari e poi stravolgere tutto a vostro uso e consumo. Non abbiamo bisogno che il nostro atto d´amore venga remunerato. Non ce ne facciamo nulla di un obolo che ci paghi 3 o 4 ore del lavoro di cura che rivolgiamo ai nostri familiari non autosufficienti perché sappiamo bene che verremmo costretti a fare quello che facciamo ora, 24 ore su 24, 365 giorni l´anno senza poi poter chiedere niente altro.

Quello che chiedono i familiari - che, lo ricordiamo, non sono badanti di persone non autosufficienti - sono tutele: Vogliamo poter curare le nostre schiene malate (solo per fare un esempio) senza doverci sobbarcare anche i ticket, vogliamo poter riposare qualche notte a settimana, vogliamo poter andare in pensione prima a fronte del nostro doppio lavoro senza soluzione di continuità e poter avere una pensione dignitosa se abbiamo dovuto lasciare la professione o non abbiamo mai potuto lavorare per assistere i nostri cari, vogliamo poter scegliere gli operatori che si devono occupare di loro, vogliamo che rinchiuderli in un istituto non sia l´unica alternativa per poter staccare la spina ed accedere ai diritti di tutti gli esseri umani: riposo, salute, vita di relazione.

Ascoltate i diretti interessati, coloro che tutti i giorni vivono sulla loro pelle questa condizione, e non usateci per raccogliere voti, chiede la lettera: Smettetela di fare convegni (spendendo soldi molto più utili se usati in modo diverso), specie se con fondi pubblici ossia nostri, per parlare dei Caregiver Familiari senza nemmeno confrontarvi con noi che lo siamo davvero! Smettetela di tentare di emanare leggi e leggine che vogliono insegnarci a fare quello che facciamo da anni in modo che gli unici soldi stanziati da quelle stesse leggi vadano ad alimentare il circuito delle cooperative amiche e di quell´associazionismo malato che da "vero" terzo settore si è trasformato in settore produttivo fornitore di servizi ma con obbligo di tesseramento!

Smettetela di fingere un confronto democratico quando rifiutate da anni di ascoltare le istanze dei diretti interessati mentre nelle audizioni parlamentari che ci coinvolgono avete il coraggio di convocare pseudo-associazioni con poche decine di iscritti mentre rifiutate l´ascolto a migliaia di persone.
Smettetela di emanare documenti, comunicati stampa, dichiarazioni che mirano solamente a trasformare le nostre sacrosante battaglie in bacini di voti, in consenso, in teatrini politici subdoli e rivolti a quella massa che sapete inconsapevole.


Infine, una chiusa dura e definitiva: Noi, che voi considerate piccoli Don Chisciotte senza vittorie, invece, ce ne andremo combattendo per i nostri cari e per noi con quella dignità e fermezza che contraddistingue tutte le nostre vite e che rappresenta la vera Italia, un paese meraviglioso che invece non merita voi che siete quanto di più marcio abbia potuto produrre.
Questo non è un semplice sfogo ma una dichiarazione pubblica: non molleremo MAI e mentre voi vi scavate il baratro con le vostre mani - perché è questo che state facendo nel vostro delirio di onnipotenza - sono certa che la soddisfazione di veder crollare il vostro gigante dai piedi d´argilla molto presto ce la toglieremo anche NOI, in questa vita!