Congedo parentale, permessi lavorativi e indennità Inps: le regole 2015 per i genitori di figli disabili

27-04-2015 16:04 -

Congedo parentale, permessi lavorativi e indennità Inps: tre tipologie di termini che i genitori di figli disabili hanno imparato a conoscere fin troppo bene, dovendo fare i conti quotidianamente con le esigenze legate all´accudimento dei loro cari. Questa continua attività di cura, infatti, spesso può confliggere con l´esigenza di recarsi sul posto di lavoro: il legislatore nazionale, ovviamente, ha previsto tutta una serie di tutele per i caregiver, con condizioni diverse a seconda dell´età del bambino. Ma, in concreto, a cosa hanno diritto i genitori di figli disabili? Coloro che sono costretti ad assistere bambini in situazione di grave disabilità, infatti, hanno diritto di assentarsi dal lavoro per poterli assistere, ma le cose cambiano se il soggetto ha meno di 3 anni, da tre e otto anni o più di 8 anni.
Se il bambino ha meno di 3 anni

I genitori, naturali o adottivi o affidatari, di un figlio disabile con meno di 3 anni hanno diritto a un prolungamento del congedo parentale fino all´ottavo anno di età del minore (per un totale massimo di 3 anni), a riposi giornalieri di un´ora o due a seconda dell´orario di lavoro o a tre giorni di permesso mensili. L´Inps ha già chiarito che questi benefici non sono cumulabili nell´arco del mese.
Se il bambino ha tra i 3 e gli 8 anni

I genitori, naturali o adottivi o affidatari, di un figlio disabile di età compresa tra i 3 e gli 8 anni possono godere di un prolungamento del congedo parentale fino all´ottavo anno di età del bambino, per un periodo complessivo di tre anni, e di tre giorni di permesso mensili (frazionabili in ore).
Se il bambino ha più di 8 anni

I genitori, naturali o adottivi o affidatari, di un figlio disabile, nonché di parenti e affini entro il secondo grado, possono chiedere e avere tre giorni di permesso mensile frazionabili in ore.