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Disabilità, tanti fronti ancora aperti in attesa di risposte

10-02-2015 16:24 - Archivio
Siamo una delle regioni che, sul tema della disabilità, si colloca senza dubbio tra quelle più avanzate in quanto a progetti ed iniziative. Pochi giorni fa si è tenuta a Spazio Reale, a San Donnino, la conferenza regionale. Erano 12 anni che non veniva creato un momento come questo, dove riflettere e approfondire su tanti argomenti, problematiche aperte, pratiche e opportunità. Ma non c´è stato spazio e tempo per discutere su tutto. Ci sarà modo per farlo dato che questo incontro con il mondo della disabilità da ora in poi avrà una cadenza annuale, come previsto dalla Finanziaria regionale.

A San Donnino ci siamo confrontati con tante associazioni, esperti e persone che quotidianamente lavorano in questo ambito su tutti gli aspetti critici che ancora restano aperti e che meritano una risposta anche solo per rendere questo paese più civile sul tema delle pari opportunità delle persone più fragili e disagiate. Ed il fatto che la Toscana sia un gradino avanti rispetto a molte altre regioni in Italia è emerso durante l´intervento di Raffaele Tangorra il quale, una volta appreso qual è il nostro impegno su Vita Indipendente è rimasto quasi sorpreso, considerato che in nessuna altra regione c´è un intervento così importante.

In una fase così delicata le risorse a nostra disposizione sul sociale restano stabili e non è cosa di poco conto considerato che ci verranno a mancare quasi 400 milioni di euro per i tagli previsti dal governo. Siamo riusciti a confermare le risorse su disabilità e politiche sociali ma è chiaro che, difronte ad un aumento dei bisogni punteremo su una migliore organizzazione, sulla modifica di alcune norme e su una maggior flessibilità.

Uno dei punti maggiormente discussi alla conferenza regionale è stato il dopo di noi, l´autonomia della persona disabile e la sua possibilità di poter vivere in modo autonomo anche senza i genitori. Nostro obiettivo è sviluppare questa autonomia, la scelta di rivolgersi ad una struttura residenziale va considerata come residuale. Appartamenti, case famiglie in cui vivere in condizioni di quasi normalità. Nelle modifiche proposte alla legge sull´edilizia popolare abbiamo cercato di dare maggior importanza a chi ha in casa una persona non autosufficiente, con un punteggio più alto per l´assegnazione rispetto ad altre condizioni emergenziali.

Concludo sottolineando positivamente la scelta del governo di stabilizzare il Fondo Nazionale sulla non autosufficienza che, durante tutto il periodo in cui il centrodestra ha governato, era stato pressochè azzerato. Non ce ne siamo accorti perchè la Regione è riuscita sempre a far fronte con risorse proprie. In una fase come questa è un segnale piccolo ma di grande attenzione.
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