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Disabili, famiglie contro il sindaco «Noi non siamo in malafede»

03-06-2016 14:45 - News
Il centro di Cerbaiola (foto d´archivio) Il centro di Cerbaiola (foto d´archivio)
È scontro dopo la decisione di modificare il progetto per la maxi-struttura tra Terra fino e Carraia
L´associazione "DiPoi": «L´incontro in Regione è stato organizzato perché c´erano criticità da risolvere»

Sul destino del polo dei disabili ad Empoli continua a montare la polemica: dopo che praticamente l´assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi ha cassato l´ipotesi del "casermone" unico invitando gli attori coinvolti a rimettersi ad un tavolo, è infatti nata un´accesa polemica fra le associazioni coinvolte (coordinate da Di- Poi) e il sindaco di Empoli Brenda Barnini, grande sostenitrice del progetto originario da realizzare nel terreno donato dalla famiglia Artini. Il sindaco aveva accusato il "DIPOI" di essere in malafede e di aver pubblicato un verbale "fasullo". La risposta dell´associazione DIPOI non si è fatta attendere e tramite un comunicato vengono rimandate indietro le accuse: «Non capisco cosa significhi "malafede"- ha sottolineato la presidente Patrizia Frilli - l´incontro in Regione è stato fatto perché sul progetto c´erano criticità. È stato deciso di rivisitarlo di comune accordo. Le persone disabili non vanno confinate in un´enclave. Devo ammettere - continua - che sono rimasta molto sorpresa da toni e argomenti utilizzati dal sindaco di Empoli, Brenda Barnini, rispetto alla discussione in corso sul "Centro polivalente per la disabilità e l´autismo". Intanto non ho ben capito a quale malafede faccia riferimento, dato che il verbale della riunione è stato inviato a tutti coloro che vi hanno partecipato, i quali non hanno sollevato obiezioni o fatto pervenire integrazioni. Il fatto che Autismo Toscana abbia pubblicato il verbale sul proprio sito internet, è da questo punto di vista un elemento di trasparenza che va apprezzato. Senza polemica, vorrei ricordare che la riunione dello scorso 18 maggio presso l´assessorato regionale alla salute non è stata frutto del caso, ma la conseguenza di alcune criticità che a nostro avviso presentava il progetto e che abbiamo chiesto di discutere. Ci preoccupava, infatti, l´ipotesi di realizzare una grande struttura multifunzionale per concentrarvi ben 78 persone con disabilità e localizzata in una zona periferica del comune di Empoli. Quando sia gli indirizzi della Regione Toscana che della nuova legge sul Dopo di Noi, vanno nella direzione di promuovere piccole realtà residenziali a dimensione familiare e servizi che mirino a integrare le persone con disabilità nel tessuto sociale, piuttosto che a concentrarle in enclave isolate. Per questo, educatamente ma fermamente, nella nostra veste di rappresentanti di associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, continuiamo a tenere duro su una visione delle cose che riteniamo più avanzata e rispettosa della dignità delle persone disabili. Proprio perché la malafede non fa parte del nostro codice di comportamento».

di Marco Sabia - EMPOLI
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